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(Testo tratto dal libro "Le chiese dell'antica Pieve di san Giovanni Battista nella Valle del Biois - Documenti di storia e d'arte" di Loris Serafini e Flavio Vizzuti)

Il 21 settembre 1873 il parroco di Falcade Lorenzo Nicolai scriveva alla Curia vescovile di Trento chiedendo informazioni sul culto di san Romedio, a cui la frazione di Ganz aveva eretto anni prima un oratorio. Il provicario della diocesi tridentina Haller rispondeva l’8 ottobre informando il parroco che il culto di san Romedio era legato all’omonima valle in cui l’eremita aveva trovato la morte – nella Val di Non – e che molti pellegrini nella stagione estiva andavano a visitarne il santuario, ricevendo da Dio speciali grazie per la sua intercessione. La festa del santo veniva celebrata il 15 gennaio. Don Nicolai scriveva dunque al Vicario generale di Belluno dandogli le informazioni ottenute dalla Curia di Trento e ottenendo in cambio il permesso di celebrare la messa nell’oratorio.
Verso il 1887 furono effettuati lavori di restauro in seguito al quale il vescovo Salvatore Bolognesi concedeva al Parroco la facoltà di benedirlo (1).
Lavori di restauro e manutenzione si sono susseguiti durante tutto il secolo scorso, in particolare tra il 1948 e il 1953 e negli anni Ottanta (2).

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(1) AVBL, Parrocchie, Falcade, chiesa di San Romedio, 1873, busta 48B; APF, Gestione edifici, arredi e opere di culto, oratorio di San Romedio, Atti istitutivi, 1873-1887, busta P28/12.

(2) APF, Gestione edifici, arredi e opere di culto, oratorio di San Romedio, Libro cassa, 1948-1953, busta P28/5.

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